Gravidanza, parto, allattamento e Covid-19
E poi arriva il giorno in cui fai il test…. ed è positivo! Alcune non se lo aspettavano, ma tante di noi hanno sognato un momento così, un momento indimenticabile, una gravidanza serena, senza intoppi e senza grandi preoccupazioni, se non le solite…. Gravidanza e parto nel 2020, anno bisestile, con data palindroma, anno speciale per dare vita ad una nuova vita….
Poi arriva lui!
Un virus con la corona, un virus nuovo che abbiamo in tanti sottovalutato ma che poi abbiamo rivalutato ed ha iniziato a farci un pò paura… nessuno sa, nessuno conosce, nessuno parla, iniziano a circolare false informazioni e allora tutti su internet, sui social, ma davvero si capisce poco.
Per fortuna ci sono gli scienziati che lavorando senza sosta hanno iniziato a capirci qualcosa, ci sono i ricercatori, che hanno raccolto dati e hanno permesso agli scienziati di capirci qualcosa.
Passano le settimane e i sanitari fanno il possibile per gestire al meglio tutto questo pandemonio salvaguardando mamma, bambino, papà e anche la loro salute.
Quindi arriviamo all’estate… ci si accorge che anche sulla gestione della gravidanza, del parto e del puerperio siamo tornati indietro di decenni, con la separazione della donna dal marito, con la separazione della coppia mamma-bambino.
Ma cosa ci dicono gli studi?
Per la GRAVIDANZA abbiamo scoperto che il Covid-19 non aumenta il rischio di aborti o parti pretermine e in gravidanza non c’è un rischio aumentato di contrarre il coronavirus.
Non esistono evidenze di trasmissione verticale (materno-fetale tramite la placenta).
Quindi basta seguire le normative igieniche e le disposizioni nazionali: lavaggio frequente delle mani, evitare posti affollati, utilizzare mascherine. Andiamo a fare una bella passeggiata all’aria aperta, anche solo un’ora al giorno, evitiamo i centri commerciali, i bar ecc, in attesa del nostro appuntamento al buio…..
Il PARTO: già momento complicato, faticoso, a volte pieno di indecisione sulle modalità. In più i papà possono entrare in sala parto solo in travaglio… e la mamma chi la aiuta prima? Eh avete ragione… per fortuna tante ostetriche si muovono per questo.
Gli studi consigliano di evitare il più possibile l’induzione, per ridurre i tempi di permanenza in ospedale, non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino migliore il taglio cesareo rispetto al parto naturale. L’unico Stop viene messo al parto in acqua per le donne Covid-19 positive per un maggior rischio di trasmissione tramite acqua e feci.
Per il resto rimangono in vigore le indicazione dell’OMS:
Preferire il parto naturale per preservare la salute di mamma e bambino
Mantenere il contatto pelle a pelle e il rooming in, con qualche attenzione in più sul lavaggio delle mani e l’uso della mascherina da parte degli adulti.
E nel POST PARTO?
Mamma e bambino insieme?
Per chi decide di allattare con il latte artificiale rimangono le stesse raccomandazioni precedenti la pandemia: utilizzare strumenti puliti e sterilizzati 1 volta al giorno, lavare le mani frequentemente e utilizzare la mascherina durante la preparazione del latte.
Per l’allattamento al seno: seguire la richiesta del neonato, senza igiene particolare del seno, se non quella quotidiana. Gli studi dimostrano che non vi è passaggio di virus nel latte materno.
Le evidenze dimostrano che neonati e bambini piccoli sono meno esposti al rischio di contrarre il virus e se dovessero prendere la malattia, nella maggior parte dei casi, sarebbe di lieve entità.
Quindi via libera al contatto pelle pelle (che può essere fatto, anzi è molto consigliato, anche da chi non allatta al seno), e all’allattamento, per tutti i benefici immediati e che perdurano nel tempo per lo sviluppo e la salute del bambino, ma anche della mamma.
E il papà? Ecco lui sempre fuori… anche i 3 giorni di ospedale sono una sfaticata per la mamma, che fatica ad andare a farsi una doccia perchè non ha qualcuno che può darle il cambio con il bimbo… per fortuna cominciamo a far rientrare i papà nei reparti…
Ma mamme non vi scoraggiate, il personale di corsia è lì per aiutarvi, quindi chiedete chiedete e chiedete, una mamma rassicurata sta meglio con il suo bambino.
E una volta che si torna a casa?
eh…. Qui si apre un mondo di meraviglia, ma anche di fatica e di paure..
Cosa faccio se vengono nonni, parenti, amici che vogliono prendere e toccare il mio bambino?
Come mi comporto per uscire?
Anche queste domande trovano risposta nel buon senso e nel rispetto delle norme vigenti.
É giusto che si faccia festa per una nascita, ma è giusto anche rispettare le decisioni di ogni famiglia.
In generale meglio evitare di invitare troppe persone a casa tutte insieme, piccoli gruppi, lavaggio delle mani, attenzione a non soffiarsi il naso, starnutire, tossire vicino al bambino, mamma o papà, se ne si ha la necessità poi lavare le mani.
Prendete il bambino in braccio solo se i genitori vogliono (questo in generale… anche senza Covid-19). Utilizzo intelligente della mascherina.
Per uscire i bambini non hanno bisogno di precauzioni particolari, potete portarli nella carrozzina/passeggino o in fascia, evitate che le persone mettano la testa dentro nella carrozzina.
Evitate il centri commerciali o i luoghi troppo affollati, una passeggiata all’aria aperta (come per le mamme in gravidanza ) è la scelta migliore.
Si ma che fatica… direte voi…. Avete ragione!
È una grande fatica che si aggiunge al diventare genitori senza una pandemia. Già ci sono una marea di domande che si riversano nella testa di genitori normalmente, in questo periodo è ancora peggio.
L’unica cosa che posso dirvi è che un sostegno, una rassicurazione, una chiacchierata con un professionista che di puerperio se ne intende può dipanare la gran parte dei vostri dubbi, quindi prima di gettare le armi trovate un alleato che combatta con voi, con qualsiasi decisione voi prendiate, perchè non ci sono genitori perfetti.
Ci sono genitori perfetti per il proprio bambino.
Anche in pandemia.